domenica 4 aprile 2010

A voi la Buona Pasqua!

Il titolo operistico pasquale è scontato.
L'edizione, invece, una rarità trattandosi di quel che rimane dell'incontro scontro fra i protagonisti di una edizione del Teatro alla Scala estate 1946 in trasferta al Palazzo dello Sport.

Per essere congruente alla nomea di passatisti dovrei anche dire che quella stagioncina estiva e strettamente postbellica contava più titoli di una stagione attuale sempre del massimo teatro milanese.
In realtà il frammento serve per testimoniare oltre la romanza e l'inno pasquale la Santuzza di Ebe Stignani, una delle nostre star più ammirate.
Nel racconto di Verga Santuzza è ricca, non più giovanissima (ossia aveva 22 o 23 anni) e tutt'altro che avvenente sopratutto se contrapposta alla rivale in amore. Santuzza, peraltro, lo dice apertamente alla futura suocera. Sembrano queste le peculiarità della Santuzza di Ebe Stignani composta ed altera, fraseggiatrice convenzionale, forse, salvo quando commenta Lola e si trasforma in certi personaggi di donne megere della tradizione sicula tipo donna Fifì Margarone del Mastro don Gesualdo.

Auguri!!!


Mascagni - Cavalleria rusticana

Atto unico

Tu qui, Santuzza? - Galliano Masini, Ebe Stignani & Jole Jacchia (dir. Umberto Berrettoni - 1946)

1 commenti:

scattare ha detto...

Semplicemente grazie e Buona Pasqua a tutti voi!
Di questa ne sentiremo delle belle l'anno prossimo in Scala...