tag:blogger.com,1999:blog-3653372109951089251.post970151448750185463..comments2023-05-15T12:16:12.829+02:00Comments on Il Corriere della Grisi: Don Pasquale a TorinoGiulia Grisihttp://www.blogger.com/profile/15060494139419281147noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-3653372109951089251.post-51998032027647344132009-04-21T23:41:00.000+02:002009-04-21T23:41:00.000+02:00Sono stato alla recita di domenica 19. Certo quand...Sono stato alla recita di domenica 19. Certo quando leggo certe opinioni (per carità liberissime) mi chiedo se chi le esprime, comunque, ha idea di quello che va ad ascoltare o se il fatto, di per sè, di assistere ad uno spettacolo con alcuni fra gli interpreti più conclamati di oggi fa perdere di vista la realtà. Un Don Pasquale appena mediocre come questo lascia molto perplessi. Un tenore dalla splendida voce ma che non riesce a dare una svolta alla sua vocalità e alla sua idea del personaggio, un soprano dal timbro ingrato, fisso, stonacchiante e corto, un basso che è vera voce da basso ma che si impantana continuamente. Io non ci capisco più nulla.<br />Direzione inutile e metronomica e baritono (peccato) ancora da maturare e parecchio. <br />Mi spiace molto per Meli che non riesce a superare certi limiti vocali e tecnici. Un tenore che si rifugia continuamente nei falsetti che abbassano la qualità di un timbro baciato da Dio e che corre (per sua foruna) NATURALMENTE. Chissà se riuscirà a stupirci (superando i problemi sul registro acuto) e non buttandosi su un repertorio che lo condurrà a problemi ben più grandi di quelli che ha oggi. Io lo spero di tutto cuore. <br />Degli altri (penso soprattutto al soprano) ne posso fare tranquillamente a meno.LucaRhttps://www.blogger.com/profile/03125775755650286096noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3653372109951089251.post-35321194103153580812009-04-16T22:15:00.000+02:002009-04-16T22:15:00.000+02:00Semolino,conosco bene i cantanti da te citati e ti...Semolino,conosco bene i cantanti da te citati e ti do ragione.Io invece oggi ascoltavo il Wagner di Friedrich Schorr...veramente un qualcosa che oggi si é perso.mozart2006https://www.blogger.com/profile/00559761526001242960noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3653372109951089251.post-25904464646273234502009-04-16T20:13:00.000+02:002009-04-16T20:13:00.000+02:00Quì è stata nominata la perfezione e devo proprio ...Quì è stata nominata la perfezione e devo proprio intervenire : ieri pomeriggio ho ascoltato poco più di quattro ore di canto cioè due CD del baritono Hans Reinmar e due CD del tenore Hans Hopf. C'era di tutto, dall'opera italiana a quella tedesca passando per quella francese, partendo da Mozart passando da Auber per arrivare fino al verismo. Non ho sentito un solo suono che non fosse perfettamente a fuoco e immascheratissimo. Zero gola. Legato sempre impeccabile, agilità granite e scorrevoli, acuti timbratissimi, messe di voce e smorzature da manuale, espressività a fior di pelle ma sempre elegante e risolta nel canto, non ho trovato un difetto che sia uno( magari poi sono io che non li ho sentiti e c'erano, che ne so!). E se non percepisco difetti io la chiamo la perfezione.Semolinohttps://www.blogger.com/profile/13380950637224532180noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3653372109951089251.post-86528106503200390832009-04-16T12:34:00.000+02:002009-04-16T12:34:00.000+02:00Marco io concordo con tutto quello che dici. Ma c'...Marco io concordo con tutto quello che dici. Ma c'è una frase chiave del tuo ragionamento e cioè "Nei casi in cui questa idea c'è ed ha abbastanza forza per arrivare a chi ascolta..." che fa da discriminante. Il problema è proprio questo. Spesso non esiste (secondo me) un'idea così forte da far superare i difetti che ci sono in tutte le esecuzioni (del passato e del presente). Di fronte a certe "piattezze" di oggi non si può davvero non notare ed analizzare in maniera pignola i problemi puramente "esecutivi". Non c'è nulla, per intenderci, che riesce a focalizzare l'attenzione su altro.LucaRhttps://www.blogger.com/profile/03125775755650286096noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3653372109951089251.post-49569680866162457392009-04-16T12:23:00.000+02:002009-04-16T12:23:00.000+02:00grazie per il bellissimo post!
il passato non è af...grazie per il bellissimo post!<br />il passato non è affatto perfetto.<br />Nel recensire poi entrano in gioco criteri e gusti personali. Per parte mia non riesco a vedere un'esecuzione apprezzabile senza una corretta esecuzione vocale. Per andare a Cenerentola il cattivo canto di Montarsolo (che davanti ai buffi di oggi era Filippo Galli) con la complicità della bacchetta di Abbado snatura Rossini. Poi ti posso anche aggiungere che sopportavo Montarsolo e credo anche Capecchi pur di sentire la Berganza.<br />Credo che questo modo di valutare nasca da quarant'anni, ormai, di ascolti sia in disco che dal vivo, che mi hanno convinto che solo il saldo possesso della tecnica consenta certi risultati. Almeno sino al primo Verdi. E quindi posso capire la validità della Violetta di Licia Albanese, ma il Verismo inarrivabile dell'Olivero piuttosto che di Pertile nasce dalla sola tecnica. Tecnica che sia chiaro non è fine a se stessa, ma assolutamente strumentale.<br />Vedi quando vent'anni fa gg e dd andavano all'opera non pensavano di sentire la perfezione. Preferivamo magari Martine Dupuy a Lucia Valentini, la Bumbry alla Cossotto, ma non ci siamo mai sognati di dire che quelle ed altri cantanti fossero costantemente impreparate, sostenute da una stampa sorda e cieca e che il pubblico fosse costantemente narcotizzato da pubblicità ingannevoli, damnatio memoriae e tutto quel repertorio che criticando e censurando ben so ci rende "simpatici".<br />Se però la situazione non fosse quella che è oggi grazie a quelle situazioni, che hanno allietato i venerdì trascorsi, mai ci saremmo sognati di rendere pubbliche le nostre opinioni. Ce le saremmo tenute per noi, come piacerebbe molto a molti.<br />Quanto alla Traviata di Toscanini, per fare un po' gli appassionati perchè questo siamo posso dirti che contiene la più bella festa in casa di Flora perchè Toscanini rende perfettamente l'idea della volgarità della situazione.<br />Comunque ti preannunci che Verdi e le sue bacchette saranno argomenti di riflessioni prossime, che come nostra "mania" partiranno da più di un secolo fa.<br />ciao e veramente grazie molto per il tuo intervento. Mi auguri di leggerne molti e frequenti <br /><br />ddDomenico Donzellihttps://www.blogger.com/profile/07500920627040381257noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-3653372109951089251.post-63996761667455780062009-04-16T10:55:00.000+02:002009-04-16T10:55:00.000+02:00Cari amici, prendo spunto dalla vostra recensione ...Cari amici, prendo spunto dalla vostra recensione al Don Pasquale torinese per fare una considerazione di ordine generale; del resto, sull'occasione particolare non potrei dire nulla, non avendo ascoltato questo Don Pasquale né dal vivo né per radio. Le vostre analisi sono sempre interessanti; e tuttavia sembrano avere tutte un presupposto che io non condivido. Non si tratta tanto dell'adorazione per il passato, che molto spesso vi viene rimproverata, quanto di un atteggiamento eccessivamente analitico che non tiene conto della totalità dell'esecuzione. Mi spiego. Io credo che, quando si valuta un'esecuzione, ciò che conta è cercare di cogliere l'idea portante di un'interpretazione, il centro attorno a cui tutto si organizza e viene alla luce. Nei casi in cui questa idea c'è ed ha abbastanza forza per arrivare a chi ascolta, i difetti di un cast, le intenzioni non realizzate, perfino la tecnica periclitante di alcuni elementi sono fattori destinati a rimanere in secondo piano. Io, che non sono milanese e frequento soprattutto il teatro Comunale di Firenze, mi ricordo un Macbeth diretto da Muti negli anni Settanta, i cui protaginisti (Mario Petri e Gwyneth Jones) non erano certo ciò che uno poteva aspettarsi di meglio dal punto di vista vocale. Eppure talmente prepotente era l'idea di fondo portata avanti dal direttore che la voce fioca di Petri e quella aspra della Jones servivano egregiamente al progetto globale. Lo stesso potrei dire per la Cenerentola diretta da Abbado al Maggio del '71. L'unica cantante in regola era la Berganza; eppure, che Rossini fu quello! Tutto il teatro era elettrizzato; sono sicuro che non si trattava di un pubblico deviato dai mezzi di comunicazione di massa. E l'Albanese nella Traviata di Toscanini? Certo, da un punto di vista vocale è pessima. Ma lo stesso Celletti riconosceva che c'erano dei punti in cui, incalzata da un'orchestra priva di pietà, la voce dell'Albanese era commovente e straziante nel senso migliore del termine. Io per mestiere faccio lo storico della filosofia. Che possiamo farci dei libri perfetti, in cui si dice tutto quello che si deve dire, ci si inserisce perfettamente nel dibattito in corso, ma non c'è mai un'idea coraggiosa? Preferisco di gran lunga<br />libri pieni di difetti, magari anche di errori, nei quali tuttavia qua e là occhieggia e riluce la perla dell'originalità. Ecco, mi sembra che anche nelle vostre recensioni la nostalgia della perfezione, da ricercarsi in un qualsiasi luogo della memoria del passato o della speranza nel futuro, impedisca di cogliere quell'originalità che sempre si fa strada nella via dell'imperfezione.<br />Saluti da Marco NinciMarcohttps://www.blogger.com/profile/02198115164546345161noreply@blogger.com