venerdì 4 aprile 2008

Anna Netrebko: Cover Diva

Qualche giorno fa abbiamo parlato della logica del Nome, motore immobile del canto lirico contemporaneo. Un fulgido esempio di questa pratica ci viene dal Corriere della Sera, che in data 2 aprile dedica un'intera pagina ad Anna Netrebko, carrozzatissimo soprano "da discoteca" che causa (in)opportuna gravidanza si accinge a sparire di scena per alcuni mesi: già cancellata la Juliette salisburghese di quest'estate, rimpiazzata da... Nino Machaidze, è in forse anche la Giulietta Capuleti di Parigi (non quella di Vienna perché c'è il disco DGG da registrare). Questo stop più o meno forzato (impossibile non pensare, per contrasto, a Fiorenza Cossotto, che cantò Santuzza all'ottavo mese di gravidanza) rischia di allontanare il Nome della signora Netrebko dal vigile pensiero del pubblico. Ecco dunque che i media devono come suol dirsi metterci una pezza, e lo fanno, in questo caso, con un articolo-intervista-réclame che evoca un periglioso fantasma.
Purtroppo i media peccano di scarsa fantasia. Solo pochi giorni fa dalle pagine di altro quotidiano nostrano Violeta Urmana, in procinto di debuttare Lady Macbeth a Milano, aveva detto di ispirarsi a Maria Callas. Il Corriere pensa bene di bissare la stecca accostando il procace soprano russo alla cantante greca, fin dalle prime righe del pezzo: Era dai tempi di Maria Callas che all'opera non si alzava un'ondata di fanatismo così alta. (E Joan Sutherland, Luciano Pavarotti e una schiera di altri divini e divine sentitamente ringraziano.) E rincarando la dose nel riquadro consacrato alle dichiarazioni dell'architetto Fuksas (noto luminare di musica): Sì, mi ha folgorato e ho pensato a Maria Callas. Si fatica a vedere un nesso qualsivoglia fra le due cantanti, l'una di grande tecnica e invitto temperamento, l'altra assai meno dotata dal punto di vista interpretativo, per tacer di quello strettamente vocale... ma su questo torneremo in seguito. Continuando a scorrere l'articolo, scopriamo, fra una spigolatura mondana e l'altra, che la signora Netrebko è diventata il simbolo della bellezza al servizio del talento (e oggi il belcanto dev'essere bello veramente, l'estetica ha pari importanza della voce). Insomma non come ai tempi della Callas, in cui una cicciona qualunque poteva diventare una Diva semplicemente in virtù del suo canto. Il bel canto, sembra dirci l'articolista Cappelli, va di pari passo con il buon canto... sarà così? Non parrebbe, almeno a giudicare dal caso della bella Anna e dei suoi più titolati colleghi. Così il Corriere: Il protagonista maschile di Manon [a Berlino, NdR] è Jonas Kaufmann, che condivide con Rolando Villazón la palma di tenore del momento. Dei due tenori del momento, il primo ha dato forfait nella suddetta Manon (che avrebbe segnato il suo debutto nel periglioso ruolo di Des Grieux) a causa di un paio di costole incrinate (in vista dei prossimi impegni - Fidelio a Madrid e Tosca a Londra - speriamo non gli si incrini anche... la voce) e l'altro, reduce da uno stop di sei mesi, accusa ancora, malgrado la "pausa", difficoltà vocali che neppure il trionfo alle Victoires de la Musique quale "artista dell'anno" (!) ha potuto sanare. Insomma, il bel canto è assai malconcio, ora come ora! Ma il vero tocco di classe, nel paginone del Corriere, è dato dalla scelta delle immagini, in particolare una foto di scena da Manon: la Netrebko, in vestaglia opportunamente semiaperta, si sdraia su un tavolo rivelando le gambe finemente tornite. Avremmo voluto inserire analoga immagine di Maria Callas, ma... non siamo riusciti a trovarla, nei nostri pur forniti archivi. A mo' di consolazione proponiamo alcuni ascolti comparati: persuasi che l'arte del canto abbia poco che spartire con l'arte della cabala, lasciamo alla musica il nostro commento sulla "strana accoppiata" Callas-Netrebko.



Rossini: Il Barbiere di Siviglia - Una voce poco fa - Maria Callas, Anna Netrebko

Bellini: I Puritani - Qui la voce - Maria Callas, Anna Netrebko

Verdi: La Traviata - E' strano - Maria Callas, Anna Netrebko

3 commenti:

mozart2006 ha detto...

E´da quando portavo i pantaloni corti che sento parlare di nuove Callas,tutte regolarmente finite male...questo é un articolo di pessimo augurio!

daland ha detto...

Chissà se qualche ricercatore medico-scientifico ha mai fatto degli studi sull’effetto che una maternità può avere sulle prestazioni artistiche (di una soprano, nel nostro caso).

Perchè mi sa tanto che la starlette Anna può solo sperare in un miracolo da gravidanza...

Antonio Tamburini ha detto...

Aggiornamento dal General Hospital: dopo la première, anche la Netrebko si è "improvvisamente" ritirata dalla Manon per ragioni di salute (l'ha rimpiazzata Alexandra Reinprecht).

E Kaufmann non farà neppure il Fidelio madrileno: al suo posto, Clifton Forbis.