I concerti di canto che Il Corriere della Grisi ha finora proposto sono stati espressione dell'arte di grandi Primedonne alle prese con il repertorio cameristico, in cui avevano modo di dimostrare ai massimi livelli non solo le loro capacità tecniche ma anche e soprattutto l'appropriatezza stilistica e la raffinatezza del gusto.
Per il concerto di questo mese invece abbiamo pensato di offrirvi qualcosa dal contenuto radicalmente opposto, ossia un concerto composto nella sua totalità di arie d'opera, interpretate dalla grandissima Grace Bumbry. La quale, vale la pena ricordarlo, sull'esempio della sua celebre maestra Lotte Lehmann, era e continua ad essere una raffinatissima interprete del repertorio cameristico nelle sue più diverse espressioni.
Nel concerto proposto Grace Bumbry si cimenta con i ruoli topici del soprano drammatico, quasi a voler dimostrare che l'aggiunta di ruoli sopranili al suo repertorio non era frutto di un divistico capriccio ma piuttosto una ponderata scelta cui rispondevano le effettive capacità dell'interprete e della cantante. Molte polemiche sono nate dalla scelta di Grace Bumbry di affrontare ruoli di tessitura sopranile e molte sono state le voci ibride che hanno pensato di seguire il suo esempio, senza però avere gli stessi risultati in mancanza di un adeguato sostegno tecnico. All'ascolto di un concerto composto da arie pesanti da soprano lirico-spinto e drammatico la Bumbry (che in teatro ha poi interpretato tutti i ruoli presenti nel programma del concerto con l'eccezione, se non sbaglio, della Maddalena di Coigny) mostra di aver avuto ragione nell'accostarsi a siffatti ruoli, che ha saputo cogliere e rendere vocalmente e nella loro essenza drammatica. Se qualche acuto può ogni tanto risultare spinto è però vero che l'interprete è attentissima al fraseggio e alle sfumature interpretative nei singoli brani in cui inoltre mantiene la dinamica più varia possibile (è il caso per esempio de "La mamma morta"), risultato questo conseguibile solo sulla base di un'organizzazione tecnica di prim'ordine che, come ha dichiarato più volte la stessa Bumbry e come ha dimostrato la sua lunga carriera, è stata la condicio sine qua non per poter essere un'Artista e una cantante. E questo travolgente concerto, se mai ce ne fosse bisogno, ne è l'ulteriore prova!
Gli ascolti
Grace Bumbry - Zurigo, 29 Giugno 1977
Ponchielli - La Gioconda
Atto IV - Suicidio
Giordano - Andrea Chénier
Atto III - La mamma morta
Verdi - Ernani
Atto I - Surta è la notte...Ernani, involami
Verdi - Aida
Atto I - Ritorna vincitor
Massenet - Le Cid
Atto III - Pleurez mes yeux
Verdi - Don Carlos
Atto IV - O don fatale
Bis
Puccini - Tosca
Atto II - Vissi d'arte
Mascagni - Cavalleria rusticana
Atto unico - Voi lo sapete, o mamma
Per il concerto di questo mese invece abbiamo pensato di offrirvi qualcosa dal contenuto radicalmente opposto, ossia un concerto composto nella sua totalità di arie d'opera, interpretate dalla grandissima Grace Bumbry. La quale, vale la pena ricordarlo, sull'esempio della sua celebre maestra Lotte Lehmann, era e continua ad essere una raffinatissima interprete del repertorio cameristico nelle sue più diverse espressioni.
Nel concerto proposto Grace Bumbry si cimenta con i ruoli topici del soprano drammatico, quasi a voler dimostrare che l'aggiunta di ruoli sopranili al suo repertorio non era frutto di un divistico capriccio ma piuttosto una ponderata scelta cui rispondevano le effettive capacità dell'interprete e della cantante. Molte polemiche sono nate dalla scelta di Grace Bumbry di affrontare ruoli di tessitura sopranile e molte sono state le voci ibride che hanno pensato di seguire il suo esempio, senza però avere gli stessi risultati in mancanza di un adeguato sostegno tecnico. All'ascolto di un concerto composto da arie pesanti da soprano lirico-spinto e drammatico la Bumbry (che in teatro ha poi interpretato tutti i ruoli presenti nel programma del concerto con l'eccezione, se non sbaglio, della Maddalena di Coigny) mostra di aver avuto ragione nell'accostarsi a siffatti ruoli, che ha saputo cogliere e rendere vocalmente e nella loro essenza drammatica. Se qualche acuto può ogni tanto risultare spinto è però vero che l'interprete è attentissima al fraseggio e alle sfumature interpretative nei singoli brani in cui inoltre mantiene la dinamica più varia possibile (è il caso per esempio de "La mamma morta"), risultato questo conseguibile solo sulla base di un'organizzazione tecnica di prim'ordine che, come ha dichiarato più volte la stessa Bumbry e come ha dimostrato la sua lunga carriera, è stata la condicio sine qua non per poter essere un'Artista e una cantante. E questo travolgente concerto, se mai ce ne fosse bisogno, ne è l'ulteriore prova!
Gli ascolti
Grace Bumbry - Zurigo, 29 Giugno 1977
Ponchielli - La Gioconda
Atto IV - Suicidio
Giordano - Andrea Chénier
Atto III - La mamma morta
Verdi - Ernani
Atto I - Surta è la notte...Ernani, involami
Verdi - Aida
Atto I - Ritorna vincitor
Massenet - Le Cid
Atto III - Pleurez mes yeux
Verdi - Don Carlos
Atto IV - O don fatale
Bis
Puccini - Tosca
Atto II - Vissi d'arte
Mascagni - Cavalleria rusticana
Atto unico - Voi lo sapete, o mamma
4 commenti:
Non si po escoltare nesun audio de la Grace.
Ciao Mantoval, grazie della segnalazione. Abbiamo ricaricato tutti i brani tranne gli ultimi due, che sistemeremo appena possibile. Facci sapere se ora riesci a sentire la grande GRACE.
AT
Sistemati anche gli ultimi due brani. Ora dovrebbe essere tutto a posto.
Grazie, ora funziona perfettamente è una scelta meravigliosa
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