mercoledì 7 settembre 2011

SORPRESA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!


Sorpresa!
Ci siamo trasferiti nel nostro nuovo sito.
Da oggi ci trovate all'indirizzo http://www.ilcorrieredellagrisi.eu/

...Ci vediamo lì!


GG & friends

martedì 6 settembre 2011

Julia Lezhneva: Rossini Arias. Recensione in sette punti

Punto primo: la cantante. Tre anni fa il Rossini Opera Festival apriva con un concerto di canto di Juan Diego Flórez, intitolato “Il presagio romantico” e dedicato a pagine tratte da La donna del lago e Guillaume Tell. Partner femminile della stella peruviana fu Julia Lezhneva, sconosciuta giovinetta balzata si può dire dal nulla a uno dei più prestigiosi (almeno sulla carta) palcoscenici internazionali, e anzi il massimo (sempre sulla carta) per quanto concerne il cigno di Pesaro. Le accoglienze furono piuttosto tiepide e tali da indurre alla direzione del Festival, da una parte, a reclutare la signorina per l’edizione di quell’anno dell’Accademia rossiniana diretta da Alberto Zedda (come se un corso di perfezionamento “ex post” potesse riscattare quella diciamo stentata serata inaugurale), dall’altro, ad astenersi dal riproporla nelle edizioni successive, come di consueto avviene per i "pulcini" del corso di perfezionamento. Nel frattempo però la Lezhneva era entrata nel giro, come usa dirsi, dedicandosi al repertorio barocco (sarà prossimamente Sesto in un Giulio Cesare diretto da Alan Curtis) e arrivando a collaborare con Marc Minkowski, che l’ha voluta quale paggio negli “Ugonotti” recentemente allestiti a Bruxelles e l’accompagna in questo suo primo recital discografico. Dedicato, manco a dirlo, a Rossini.

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domenica 4 settembre 2011

Cara Aspasia

Cara Aspasia, cari lettori tutti,
non ignoro affatto come sussisterebbero validi motivi per ricusare il provocatorio invito ad immaginare la stagione dell’ipotetico “teatro Grisi”. Il primo: che per noi l’opera è solo un hobby e deve rimanerlo pena l’abbandono del ludus in caso di occupazione professionale nel mondo dell’opera. Il secondo perché il ludus Corriere della Grisi non contempla istituzionalmente l’applicarsi alle opere di misericordia spirituali, dettagliatamente “insegnare agli ignoranti” e “soccorrere i dubbiosi” pure numerosi e professionalmente impiegati nel mondo del melodramma. E non già quali ascoltatori. Terzo perché il Corriere della Grisi, pur nell’incontrollato amore per il melodramma in ogni declinazione non è luogo di realizzazione della massima evangelica “porgere l’altra guancia”, che nel caso di specie si concreterà in pagine internet, threads di ironie, derisioni, auspici di pronta quanto dolorosa morte, lasciati in bella vista in altri luoghi virtuali, che, operisticamente parlando, privi di argomenti hanno eletto questo blog quale prediletto. Pazienza, da tempo, benché agnostici, atei ed anticlericali, applichiamo l’insegnamento” sopportare pazientemente le persone moleste, perdonare le ingiurie e sopportare le offese”.
Or bene, come usano fare i direttori artistici stipendiati (da noi !!), quest’ultimo, in ogni senso, gioco del blog merita la presentazione.


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venerdì 2 settembre 2011

Stagioni 2011-12, la Quaresima perpetua. Stazione tredicesima: Chicago e San Francisco

Ah! Se c’è una cosa che gli americani sanno fare è la confezione!
Prendiamo i siti di due teatri ad esempio: la Lyric Opera of Chicago e la San Francisco Opera.
Tutto è attraversato da un gusto moderno e accattivante e un bel lavoro di design: colori appropriati, effetti ottici non invadenti, foto curatissime, patinate, photoshoppate, ammiccanti, drammatiche, eppure essenziali, facilità nell’accedere alle pagine… tutto estremamente seducente, tutto deve trasmettere al lettore l’altissima qualità celata nel contenuto della stagione proposta e tutto deve lasciar pensare che “meglio di così non potreste desiderare!”.
Poi, ahimè, superato lo stupore per lo splendore tecnico “del pacchetto” esso va scartato e occorre guardarci dentro per soddisfare la vista, il palato e soprattutto le orecchie… soprattutto se il contenuto si rivela la solita burletta!

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mercoledì 31 agosto 2011

Schwester Radio. Deutsche Sondersendung. Annette Dasch im Konzert. Gretchenfrage oder Gesangsfrage?

Am Abend des 28. August hat Arte ein Konzert aus dem Münchner Herkulessaal übertragen, in dem die deutsche Sopranistin Annette Dasch Lieder und Arien präsentierte, die hauptsächlich um die Person des „Gretchens“ kreisten. Daher auch der Titel des Programms: „Die Gretchenfrage“. Wir fragen allerdings, ob das Programm nicht eher „Die Gesangsfrage“ heißen sollte. Die Starsopranistin hat nämlich das gesamte Programm mit derart großer technischer Unzulänglichkeit und blassem, durch die mangelhafte Gesangstechnik stark eingeschränktem, Ausdruck vorgetragen, dass uns zwischen Schuberts „Gretchen am Spinnrade“ und Marguerites Juwelen-Arie aus Gounods „Faust“, nur eine einzige Frage relevant zu sein schien: „Nun sag, wie hast Du’s mit der Gesangskunst?“

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lunedì 29 agosto 2011

Opera napoletana II. "Il matrimonio segreto"

La più nota delle opere di Cimarosa è celebre, fra l’altro, per essere uno dei pochi lavori del teatro per musica ad avere conosciuto – non è chiaro se alla prima assoluta ovvero a una delle prime repliche – l’onore di un bis integrale. “Il matrimonio segreto” venne infatti replicato integralmente nel corso della medesima serata.

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sabato 27 agosto 2011

Verdi Edission: Jerusalem

Jerusalem venne rappresentata all’opera di Parigi il 26 novembre 1847. E’ il primo grand-opéra dal catalogo verdiano e non si può che concordare con Julien Budden, il quale afferma che qualsivoglia compositore italiano mirasse a grande carriera e fama internazionale dovesse comporre un’opera per l’Accademia.

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giovedì 25 agosto 2011

La Bohéme all'Arena di Verona

Mi scrive il nostro amico G.B. Mancini da Verona, ove, fermandosi lungo la via che mena al Brennero, ha assistito per caso ad una moderna rappresentazione di questo famoso titolo del bravissimo maestro Puccini. Sentite un po' che mi ha narrato della sua serata nell'augusto anfiteatro.

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martedì 23 agosto 2011

Il soprano prima della Callas, diciannovesima puntata. Giuseppina Cobelli


“Le l’ha mai sentù la Cobelli, allora ch’el tasa”. Era una delle più colorite e reiterate apostrofi della famosa Rina del loggione della Scala. Diceva della grande considerazione ed assoluta stima, che il soprano godeva presso l’allora giustamente non facile pubblico scaligero.


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domenica 21 agosto 2011

Opera napoletana I. "Nina, ossia la pazza per amore" di G. Paisiello

E’ certamente al soggetto che la “Nina, ossia la pazza per amore” di Giovanni Paisiello deve la sua fortuna tra la fine del XVIII secolo e la prima metà di quello successivo. Soggetto non nuovo quello dell’opera di Paisiello, perchè di diretta importazione francese, tradotto più volte in varie lingue, che inscenava in anticipo un tema destinato a divenire caro al romanticismo, la follia per amore.


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venerdì 19 agosto 2011

Scendendo la collina: Elsa von Bayreuth

Lohengrin” a Bayreuth ebbe il suo battesimo nel 1894, cioè a quasi vent’anni dall’inaugurazione del Festival e ad un passo dal nuovo allestimento del nuovo “Ring” dopo l’apertura del 1876.
Fu Cosima Wagner a volere fortemente il nuovo allestimento e pose la “primadonna” scelta per Elsa grazie ai suggerimenti del direttore Hans Richter, ovvero Lillian Nordica, allora versatile soprano di prima grandezza, al centro di un cast internazionale, mossa strategica e pionieristica verso un’apertura del sacro tempio wagneriano a cantanti non solo tedeschi.

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