Ecco l'intervista rilasciata alcune settimane fa dal tenore Marcelo Alvarez a "DíaDía", quotidiano di Cordoba (Argentina). La traduzione è nostra.
DD: ¿El público de la Scala de Milán es tan difícil como dicen?
MA: ¡No!
DD: Hace poco silbaron allí la Aida que produjo Zeffirelli y el cantante se retiró de la escena.
MA: El problema es que ellos silban porque "tienen" que silbar. La tradición de la Scala es la de ser un público respetuoso. Hoy creo que están indignados porque la Scala ha perdido el poder que tenía como teatro. Solamente le queda la estructura, como le queda al Colón. Del Colón no podemos decir hoy que es un teatro, a pesar de que fue uno de los números uno del mundo... tiene su estructura para ser el número uno del mundo pero no tiene una parte administrativa y política que acompañe. Con la Scala pasa un poco lo mismo. Hoy la gente está muy desilusionada con todo lo que pasa en la Scala porque los espectáculos no son buenos, no tiene una programación seria a futuro. Silbaron a Roberto Alagna, que es uno de los mejores tenores. La gente que quería ver a este chico pagó 200 euros y él se ofendió por la falta de respeto del público y se fue del escenario. Y el público se tuvo que comer las siete funciones siguientes con un tenor sustituto que es un perro (risas). ¿Y sabés qué? La gente no decía nada... calladita la boca. Silban por silbar, nada más. Ahí te das cuenta de que no entienden mucho de la ópera. Italia a perdido mucho nivel cultural.
DD: Il pubblico della Scala di Milano è così difficile come dicono?
MA: No!
DD: Poco tempo fa lì hanno fischiato l'Aida con la regia di Zeffirelli e il cantante ha lasciato il palcoscenico.
MA: Il problema è che fischiano perché "devono" fischiare. La tradizione della Scala è quella di un pubblico rispettoso. Oggi credo che siano indignati perché la Scala ha perso il potere che aveva come teatro. Le resta solo la struttura, come resta al Colon di Buenos Aires. Del Colon non possiamo dire, oggi, che sia un teatro, nonostante sia stato fra i primi al mondi... ha la struttura per essere il numero uno del mondo ma non ha una parte amministrativa e politica che l'accompagni. Con la Scala succede un po' la stessa cosa. Oggi la gente è molto delusa di tutto quello che succede alla Scala perché gli spettacoli non sono buoni, non ha una programmazione seria per il futuro. Hanno fischiato Roberto Alagna, che è uno dei migliori tenori. La gente che voleva vedere questo ragazzo ha pagato 200 euro e lui si è offeso per la mancanza di rispetto da parte del pubblico e se n'è andato dal palcoscenico. E il pubblico ha dovuto sorbirsi le sette recite seguenti con un tenore sostituto che è un cane (risate). E sa una cosa? La gente non diceva niente... tutti zitti. Fischiano per fischiare, nient'altro. E' lì che ti rendi conto che non capiscono molto di opera. L'Italia ha perso molto a livello culturale.
Ecco spiegati i successi milanesi di Marcelo in Bohème, Borgia, Rigoletto e Traviata!
lunedì 6 ottobre 2008
Le ragioni di un successo: Marcelo Alvarez e la Scala
Pubblicato da Antonio Tamburini alle 15:01
Etichette: alagna, alvarez, loggione pieno di verdura, professionismo, scala
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
0 commenti:
Posta un commento