lunedì 30 agosto 2010

Mese di agosto XVI - Opera tragica, quinta puntata: Il Crociato in Egitto

La fama, che ancor oggi accompagna il Crociato in Egitto è più virtuale che sostanziale. Il capolavoro del Meyerbeer italiano è oggetto più di riflessioni, chiacchiere e sogni dei melomani, che non di rappresentazioni teatrali.

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sabato 28 agosto 2010

Mese di agosto XV - Le recensioni di Semolino: "Adriana Lecouvreur", dvd Arthaus

L'etichetta Arthaus ha immortalato la rappresentazione di Adriana Lecouvreur che ebbe luogo al Teatro Regio di Torino nel 2009.

Trattandosi di una delle mie opere preferite, mi sono subito precipitato a procurarmela per poterla guardare ed ascoltare tranquillamente. In quanto vociomane mi è sempre interessato l'aspetto esclusivamente vocale nell'ambito di una rappresentazione operistica. Ho sempre avuto poca attenzione alle capacità attoriali dei vari cantanti. Motivo per il quale non mi sono mai lasciato ingannare dalla cosiddetta "presenza scenica" sulla quale si vuole spesso spostare l'attenzione del pubblico al fine di distrarlo dalle mende vocali. Nemmeno il cosiddetto "teatro di regia" mi ha mai molto interessato.

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giovedì 26 agosto 2010

Mese di agosto XIV - Opera tragica, quarta puntata: Alessandro nell'Indie

“Guai se quest’uomo sapesse la musica! Nessuno potrebbe stargli a paro.” Le ironiche parole di Rossini, la dicono lunga sulla considerazione di cui godeva tra i contemporanei Giovanni Pacini. Per certi versi è emblematica la vita e la carriera del “maestro delle cabalette” (così era soprannominato, in tono a mezza via tra l’elogio e il disprezzo): nato a Catania nel 1796, di poco più giovane di quello che finirà per essere il suo modello e idolo (Gioachino Rossini) e morto a Pescia nel 1867, è il prototipo del buon artigiano, del professionista onesto ed affidabile, di chi, pur privo di talento, ingegno e particolari capacità, fece una carriera in un certo senso “straordinaria” e ricca di soddisfazioni, seppure costantemente all'ombra dei grandi (a cui guardava – non solo lui, invero – quali esempi, pur senza comprenderli appieno). Dimostrazione di come la volontà e il mestiere (unite al privilegio di buoni studi: frequentò, infatti, la scuola di Mattei) possano supplire alla mancanza di genio, Pacini scrisse più di 70 opere teatrali, che tra alterne vicende di fiaschi e trionfi, barcamenandosi tra successi e insuccessi, lo portarono a lavorare nei maggiori teatri europei ed italiani, scrivendo per i massimi cantanti della sua epoca.

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martedì 24 agosto 2010

Mese di agosto XIII - Viens gentille dame

Louis-Antoine-Eléonore Ponchard, star dell’Opéra-Comique e creatore della Dame blanche di Boïeldieu, avrebbe dovuto essere il protagonista del Robert le Diable, prima che Meyerbeer mutasse la destinazione e di conseguenza la natura del proprio lavoro, affidato da ultimo alla più prestigiosa fra le scene nazionali, quella dell'Opéra. Basterebbe questa nota biografica per capire quanto Ponchard fosse diverso da quei tenori esili, in ogni senso, che dagli anni Cinquanta in poi hanno, con sparute eccezioni, monopolizzato il repertorio del tenore di grazia.

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domenica 22 agosto 2010

Mese di agosto XII - Festival di Bayreuth: “Lohengrin”, sbadigli e grida.

Nuovo l’allestimento, debuttanti il tenore, il soprano, il basso ed il direttore, grande l’attesa creatasi intorno alla performance dei singoli. Tutto giovane, tutto fresco, tutto originale, tutto innovativo? No, la solita bassa provincia tedesca che si crede chic ed invece è solo una “parvenue”.
Già a leggere la locandina le perplessità sulla pertinenza di un cast semplicemente sciagurato erano più che evidenti!
Nulla di nuovo a Bayreuth, come sempre. Saranno contente le due pestifere sorelline.

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venerdì 20 agosto 2010

Mese di agosto XI - Opera tragica, terza puntata: Medea in Corinto

Giovanni Simone Mayr, conosciuto tutt’al più per essere stato il maestro di Donizetti (che nel 1806 ebbe i suoi primi rudimenti musicali proprio grazie alle Lezioni Caritatevoli che il compositore tedesco aveva istituito a Bergamo), fu in realtà autore molto fecondo e, per un certo periodo, conobbe fama, successi e onori. Nato in Baviera nel 1763, ricevette la propria istruzione musicale dal padre, perfezionandosi in breve tempo nello studio della viola di cui divenne riconosciuto virtuoso. Si trasferì presto in Italia (prima a Venezia e poi a Bergamo), dove si svolse la sua parabola artistica. Le sue spoglie riposano nella cattedrale della sua città d’adozione, accanto a quelle dell’allievo prediletto. Uomo di cultura (studiò diritto canonico e teologia all’università di Ingolstadt) e con la passione per la didattica, scrisse quasi 70 opere nell’arco di un trentennio – fino al 1824, quando i disturbi alla vista (che lo portarono alla quasi totale cecità) lo costrinsero a ritirarsi dal teatro – a cui vanno aggiunte almeno 60 sinfonie, 12 oratori (la maggior parte risalente al periodo veneziano) e poi cantate, messe, mottetti, inni, sonate, concerti, balletti, musica da camera, lieder e canzoni.

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mercoledì 18 agosto 2010

Mese di agosto X - La Cenerentola della riparazione

La Cenerentola, atteso il cast approntato dalla direzione artistica del Festival Rossini di Pesaro ci aveva indotto a predisporre ascolti definiti riparatori.

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martedì 17 agosto 2010

Mese di agosto IX. 46° Festival di Macerata: la “Forza” di Leonora e la bella crociata dei “Lombardi”

Nessun “cornetto”, né di plastica, né d’argento (vero, signor Pizzi) può proteggere dalla funesta maledizione che aleggia sulla “Forza del destino”, la cui potenza si è manifestata in quel di Macerata durante lo svolgimento del 46° Festival estivo, dedicato quest’anno ai 400 anni dalla morte del grande intellettuale e religioso maceratese Padre Matteo Ricci, che ha dato l’ispirazione per il tema della manifestazione, cioè: “A maggior gloria di Dio”.
Quest’anno correva anche il 400° anniversario dal “Vespro della Beata Vergine” di Claudio Monteverdi, composizione scelta per inaugurare la rassegna il 29 Luglio, che ha proseguito con “Faust”, “Forza del destino”, “Lombardi alla prima crociata”, allestiti allo Sferisterio ed il dittico “Juditha triunphans” di Vivaldi e “Attila” di Verdi ospitati in forma “cameristica” (traduzione: orchestra ridotta e scena essenziale e fissa per entrambe le opere) nella bomboniera del Teatro Lauro Rossi.

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