Visualizzazione post con etichetta ferragosto. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta ferragosto. Mostra tutti i post

lunedì 15 agosto 2011

Buon Ferragosto

Il Ferragosto è giorno di festa per eccellenza di svago e di divertimento di quelli, magari, un po’ alla buona.

E quindi i commenti musicali sono un brano che si potrebbe facilmente snobbare pensato e proposto quale divertimento. Magari di un Ferragosto 1890 sulle rive della Senna. Eppure anche un brano esornativo come le Filles de Cadix offre, a chi voglia e possa, spunti di riflessione. Le signore schierate offrono in primo luogo un saggio di arte del canto, nel senso del rispetto delle regole di base della tecnica di canto, offrono sulla base di quello, poi, le loro interpretazioni, che possono e devono variare per la personalità delle cantatrici, ma che rimangono tutte fedeli ad un paradigma: cantare bene serve per essere interpreti, e si è interpreti anche quando il brano richieda, come quello proposto, in primo luogo una grande esecuzione. Il resto, le polemiche, i puntini sugli i davanti a questa che è ARTE spariscono. Almeno secondo noi. Se altri la pensa differentemente è chiaro ragiona con parametri e criteri estranei al mondo dell’opera ossia alla storia dell’opera e del canto.
Buon ferragosto. In fondo le Fille de Cadix sono assai più leggere del piatto, tipicamente romano e ferragostano, che illustra questo augurio.

Vostra Giulia Grisi

Gli ascolti

Léo Delibes - Les Filles de Cadix

1912 - Antonina Nezhdanova
1919 - Amelita Galli Curci
1960 - Joan Sutherland
1972 - Lily Pons
1974 - Beverly Sills
1987 - Edita Gruberova
1996 - Natalie Dessay
2008 - Diana Damrau
2008 - Anna Netrebko
2011 - Elina Garanca

Read More...

domenica 15 agosto 2010

Mese di agosto VIII - Concerto di Ferragosto

Abbiamo per questa festività scelto ascolti estranei alla tradizione del melodramma, ovvero quelle che, con un po’ di sufficienza, venivano definite le canzonette.
Sono le canzonette che settant’anni fa offrivano divertimento e svago a ragazzi e ragazze, che oggi, ove sopravvissuti in primo luogo alla tragedia del secondo conflitto mondiale sono in zona novant’anni. Ragazzi e pivelli direbbero le signore Olivero ed Albanese dall’alto del superato centesimo anno di vita.


Eppure quelle canzonette, divertimento, ora spontaneo, ora unico ed imposto quand’anche non di regime, molto ci insegnano e, addirittura, offrono spunti di riflessione per il momento attuale:
Prima di tutto che talune voci, come quella di Nina Artufo cantavano con una risonanza oggi sconosciuta ed impraticata persino da prime donne, che calcano i maggiori palcoscenici d’opera. Ne abbiamo avuto recenti esemplificazioni radiofoniche.
Che alcune canzonette, sotto l’apparente ingenuità e leggerezza erano, in realtà, ben poco malcelate metafore delle cadute in disgrazia di gerarchi di primo piano come Starace, il cui nome si mormorava all’ascolto di “Maramao” o che altre facevano chiaro riferimento al delfino-genero del duce –conte Galeazzo Ciano, ambasciatore, oltre che affine del Capo.
Che alcuni cantanti erano quelli ufficiali dell’EIAR, come accadeva con Alberto Rabagliati, mentre altri, come Natalino Otto, che occhieggiavano melodie ed armonie d’Oltreoceano erano banditi dall’ente radiofonico di Stato, ossia di regime.
Regime che anche nella musica leggera altro scopo non aveva che divertire, distrarre ed evitare –invano aggiungo- il formarsi di coscienze e spiriti critici.
Tanto è che questi motivetti, apparentemente distaccati e leggiadri, rappresentavano l’unico escamotage per dire quello che non si poteva liberamente affermare. Ufficialmente quei tempi bui sono passati; eppure dal comportamento di molti sembra che quei molti ancora li vivano, di nuovo li auspichino e inconsciamente li desiderino.
A loro i nostri auguri di Ferragosto con le canzonette di quell’epoca.
Auguri, quindi, a chi, disponendo di sontuose e patinata riviste, che non acquistiamo e leggiamo, ha immotivatamente iniziato la caccia alle streghe, indicandoci quali ispiratori di sommesse avverso quell’ordine che tanto con la propria penna ha contribuito a creare
Auguri a certi anziani frequentatori del loggione scaligero che davanti ad un pubblico che con sonorità e costanza riprova gli spettacoli ad ogni rappresentazione non sono capaci di far altro che adombrare corruzione e captazione regie occulte, ovviamente costruite in casa corriere della Grisi. Invece di perdere così il loro tempo potrebbero leggere la nostra chat, rendersi conto del livello di cultura di molti under trenta, apprendendo molte ed interessanti informazioni, che gioverebbero alla loro onestà intellettuale.
Auguri a chi credevano amico e che, deluso per non aver avuto sul corriere il title role, che crede di proprio diritto, non ha trovato di meglio che andar per fori e blog a illudersi di insultarci, insultando quello che lui e il destinatario dei primi auguri hanno individuato come il nostro Verbo. Loro non sono, invece, il Verbo di nessuno.
Auguri piccoli piccoli a chi piccolo piccolo di cuore ed intelletto ha pensato di farci oggetto del proprio reale disprezzo in un luogo virtuale, che senza gli insulti a Grisi e grisini avrebbe le ragnatele in home page.
Auguri a quei soprani che, invece di cercare “il sostegno e l’appoggio” con la respirazione lo cercano con facebook. Solo che facebook, luogo virtuale offre, nei casi più propizi, un virtuale e biennale sostegno.
Auguri a coloro che sanno solo insultare con vernacoliera trivialità ed illustrazioni da “citi” delle elementari, invece, di approdare dalle nostre parti per un dibattito. Avete letto la chat dell’altra sera e, più in generale delle serate di diretta da Pesaro ed il suo alto livello. E questo che nobilita il pubblico dell’opera non l’insulto ed il consenso acritico.
Auguri a coloro che vivono desiderosi di sapere chi siamo e carenti del coraggio del dialogo con noi che, però, vanno, secondo un usato e frusto sistema di lusinghe e minacce, cercando, invitando, circuendo i nostri lettori per fare quel proselitismo ad versus Grisim, che noi non facciamo per l semplice fatto che i nostri lettori non li conosciamo. Noi, invece, abbiamo ben spalancate le nostre braccia, magari un po’ ruvide, ma franche.
E qui, per il momento, ossia per questo Ferragosto mi fermo.
Però mi domando e lo faccio a nome di tutti coloro, che collaborano con questo blog, perché oggi in piena libertà, non come accadeva ai nostri genitori e nonni, ascoltatori dei Rabagliati, delle Fioresi e delle Lescano, tutti questi destinatari dei nostri voti augurali non colgano manovre e movimenti, volti a creare consenso nei confronti di chi, invece, meriti fischiante dissenso o almeno obbiettiva disamina critica, non ascoltino con le proprie orecchie e non con quelle prese a prestito dalle centrali del consenso, rifiutino e rinneghino il personale ed il comune passato, irrinunciabile chiave per vivere, conoscere, indagare il presente, per essere ascoltatori liberi ed indipendenti.


Gli ascolti

Ferragosto 2010


Maramao perché sei morto - Maria Jottini & Trio Lescano

Ma l'amore no - Lina Termini

Insomma lei chi è? - Nunzio Filogamo & Nina Artuffo

E' arrivato l'ambasciatore - Nuccia Natali & Trio Lescano

Quando la radio - Alberto Rabagliati

La famiglia Brambilla - Fausto Tommei

Un giorno ti dirò - Meme Bianchi

Buona sera avvocato - Natalino Otto

Pippo non lo sa - Silvana Fioresi & Trio Lescano

C'è una chiesetta - Alberto Rabagliati

Nebbia - Caterinetta Lescano

Se fossi milionario - Ernesto Bonino

Silenzioso slow - Norma Bruni

Tuli-tuli-pan - Trio Lescano

Scarica tutti gli ascolti (file RAR) da Rapidshare.com

Read More...

venerdì 15 agosto 2008

Gran concerto... ferragostano!!!



Ferragosto è festa celebrata in tutto il mondo che abbia legami e con quello antico e con quello cristiano.

Quindi si segue il sorger del sole ed i festeggiamenti cominciano nella Santa Madre Russia, terra di bassi e quindi ,andando indietro di quasi cento anni, il grande innovatore Feodor Chaliapin che canta Massenet, ossia l'autore che scrisse per lui un'opera e Alexander Kipnis, ucraino di Kiev per la precisione, quindi suddito di Francesco Giuseppe e poi costretto alla fuga per la sua religione alle prese con una canzone popolare. Canzone che il grande vocalista trasforma in un autentico pezzo di bravura sfoggiando una mezza voce e pianissimi ignoti a tutti i bassi degli ultimi cinquant'anni.

E poi una signora della vocalità molto ammirata nel nostro blog perchè continuò a rappresentare il legame del mondo russo con l'Europa al tempo in cui questo legame si voleva reciso o limitato (ed infatti limitata fu la sua carriera oltre cortina) Zara Doloukhanova che si mette al pari delle grando vocaliste e concertiste in un'aria che può essere il decalogo della grande concertista.

Il sole poi sorge sulle terre dell'impero d'Austria e di Prussia.
Terre religiose ed ecco la più celebrata cantante di area tedesca del XIX secolo - Lilli Lehmann - che canta l'Ave Maria, ossia il brano religioso per antonomasia.

Il contraltare è lo jodel intonato da una storica prima donna , anch'essa oggetto di venerazione o quasi, Ernestine Schumann-Heink. Eccezionale con una canzoncina rende l'immagine, certo letteraria di un mondo e di una cultura. Con una canzoncina Frau Ernestine riesce a far vedere all'ascoltatore le imamgine che l'iconografia tradizionale ci da del Tirolo e della Baviera. Questo è, anche con riferimento ad un dettaglio essere un'interprete.

Mitteleuropa terra di operetta, anzi luogo della sua nascita e allora l'omaggio ad uno degli autori di operetta per eccellenza, come Lehar, è affidato al Suo tenore Tauber, primo esecutore, spesso inspiratore e cooautore, come si conviene ai più grandi cantanti. E con lui una grande primadonna, Marcella Sembrich. Altra grande prima donna Selma Kurz alle prese con un brano ancora una volta eminentemente virtuosistico.

Il paese del melodramma è anche il paese della romanza da salotto e della canzone, napoletana sopratttutto. Ai napoletani veraci, quand'anche immigrati (ed allora per una certa iconografia, più italiani degli italiani, nati in Italia) l'onore e l'onere di cantare Napoli. E così per Ferragosto si esibiscono DON Fernando de Lucia e Rosa Ponzillo, in arte e nella storia la PONSELLE.

Anche Tito Schipa, nato in una delle grandi capitali del Mezzogiorno d'Italia -Lecce-monta in cattedra con i doppi sensi e le allusioni di "Comme facette mammeta".

Il brano è stato spessisimo eseguito da cantanti di musica leggera o del caffè concerto ( a partire da Elvira Donnarumma), ma Schipa riesce ad essere aulico, popolare ed insinuante al tempo stesso. Si narra che, uomo tutt'altro che avvenente, Schipa mietesse stragi di cuori femminili.

Altre erano le sue armi di seduzione, probabilmente. Per certo il canto. Basta ascoltarlo.

Alla scuola di Fernando de Lucia si era formata Gianna Pederzini. Il Tosti della Pederzini è esemplare. Nata nelle terre della repubblica di San Marco applica ad una canzoncina, diciamo ammiccante, tutti gli stilemi interpretativi della grande cantante attrice quale, e non solo per Carmen, la Pederzini fu.

L'intervento di divi come Titta Ruffo, Ezio Pinza e Luisa Tetrazzini è l'omaggio al DIVO. Ossia a quell'essere che rappresenta, a nostro avviso, il motore, che regge e sostiene il melodramma, la sua genesi e la sua sopravvivenza esenza il quale sarebbe lecito, storico ed onesto chiudere i teatri d'opera.

Diversa, invece, la scelta di Madga Olivero. Tutti sanno che la divina Olivero da sempre ha cantato alla messa grande di Ferragosto nella chiesa di Solda. Sappiamo anche che la signora Olivero, come moltissimi colleghi, si è sempre esibita in chiesa nelle occasioni, che richiedono per essere solennizzate anche il canto. Anche noi abbiamo voluto, in omaggio ad una delle più grandi cantanti d'opera che mai il mondo abbia conosciuto, creare nel blog una sorta di chiesa di santa Gertrude in Solda virtuale.

I francesi, si sa sono sempre patriottici o patriottardi. Magari a sproposito.
Allora la più famosa cantante francese del passato remoto deve intonare la Marsigliese.
Due fini dicitori, in corda di tenore, cesellano due fra i più eseguiti brani dei salotti fra ottocento e novecento, mentre la più italiana fra le cantanti francesi Martine Dupuy canta un brano che potrebbe essere una romanza da salotto e che invece fu pensato da Costa per Marietta Alboni come couplet per il don Carlos di Costa, appunto, dove l'opulenta Marietta vestiva i panni della principessa Eboli.
Inghilterra, ossia Commonwealth, ossia Australia, ossia Nellie Melba e Joan Sutherland. Entrambe alle prese con Arditi, direttore d'orchestra i cui presupposti artistici dovevano essere molto lontani da quelle dei suoi attuali colleghi, ascoltando walzer e polke dedicati a tutte le cantanti più in vista del suo tempo. Melba in primo luogo, destinataria del brano che proponiamo.

Il ferragosto spagnolo evoca immagini di calura estrema, di climi torridi, di corrida e di gaspazho, ma anche di ombrosi patii dove dame di rango si dilettano, come dona Teresa Berganza, in brani della zarzuela, con l'ironia misurata e dovuta nel cantare di domestiche di mano lesta e dove le nostre dame sognano amore ed erotismo con le canzoni sussurrate da un maestro della seduzione di nome Miguel Fleta. Fuori al caldo un pescatore delle Asturie canta un'aria d'amore che avvicina per difficoltà ed esibizionismo vocale alla sortita di un primo uomo rossinano. Potenza delle capacità di un grande tenore. Gayarre, ossia Hipólito Lázaro!

Seguendo il sorger del sole approdiamo nel nuovo Mondo. L'esecuzione di Danny Boy di Eleanor Steber, che vogliamo immaginare in una villa agli Hampton fra barbecue di T bone steack e lobsters, è straordinaria. La grande cantante è grandissima interprete; l'esecuzione di Danny Boy dimostra a che cosa serva la tecnica di canto. Ad essere un interprete elegante, nobile, sfumato, attento alla parola.
In questo Ferragosto USA abbiamo poi eleganti signori e signore che in proprietà vicine cantano brani folk ora privilegiando l'aspetto nostalgico come Amelita Galli-Curci, ora quello popolaresco come Marilyn Horne o esibiscono la loro arte canora in couplet di marca europea.
Nel Sud il confronto più divertente. Rossella e Mamy alle prese con lo straordinario Summertime. Anche se Rossella canta splendidamente e sembra persino imitare un poco la voce di Mamy, Summertime è pensato per Mamy o per voci analoghe.

BUON FERRAGOSTO !!!

FERRAGOSTO NEL MONDO

America

Danny boy (tradizionale) - Eleanor Steber

Copland: I bought me a cat - Marilyn Horne

Gershwin: Porgy & Bess - Summertime - Lella Cuberli, Leontyne Price

Foster: Beautiful dreamer - Rockwell Blake

Leigh: Man of La Mancha - The impossible dream - Samuel Ramey

Delibes: Les filles de Cadix - Beverly Sills

Foster: My old Kentucky home - Amelita Galli-Curci


Spagna

Arrieta: Marina - Costa la de Levante - Hipólito Lázaro

Palomero y Padilla: Princesita - Miguel Fleta

Chueca: La Gran Vía - Tango de la Menegilda - Teresa Berganza

Mein Schatzli (tradizionale) - Montserrat Caballé

Caballero: El Cabo Primero - María Barrientos

Vives: Doña Francisquita - Por el humo se sabe - Alfredo Kraus


Francia

Costa: A cheval - Martine Dupuy

Rouget de Lisle: La MarseillaiseEmma Calvé

Gastaldon: Musica proibitaAlain Vanzo

Tosti: Si vous l’aviez comprisAndré D’Arkor

Les filles de la Rochelle (tradizionale) - Edmond Clement


Italia

Di Capua: Maria, Marì Rosa Ponselle

Costa: Era de maggio Fernando De Lucia

Gambardella: Comme facette mammetaTito Schipa

Lerdo de Tejada: Perjura Titta Ruffo

Sibella: La GiromettaEzio Pinza

Benedict: Il Carnevale di Venezia Luisa Tetrazzini

Sadero: La gondoliera Gianna Pederzini

Händel: Largo - Magda Olivero


Commonwealth

Arditi: Se saran rose - Nellie Melba

Arditi: Parla Joan Sutherland


Mitteleuropa

Millocker: I und mei BuaErnestine Schumann-Heink

Bach-Gounod: Ave MariaLilli Lehmann

Lehár: Das Land des Lächelns – Dein ist mein ganzes Herz Richard Tauber

Schubert: Der Hirt auf dem FelsenElisabeth Schumann

Lehár: Die lustige Witwe - Pot-pourri - Marcella Sembrich

Strauss jr. - Draussen im Sievering - Cristina Deutekom

Dell'Acqua: Villanelle - Selma Kurz


Russia

Mozart: Ridente la calma - Zara Dolukhanova

Larënov: KalinkaAlexander Kipnis

Massenet: ElegieFeodor Chaliapin

Read More...