venerdì 31 dicembre 2010

Il Trillo di fine anno

Pare proprio che il solo difetto nell’esecuzione dei trilli con cui non si venga ammorbati dal costume del malcantare corrente sia quello dell’abuso. Non patiamo più certo gli eccessi “sillsiani” nell’infarcire i brani, ma nelle male esecuzioni soffriamo, al contrario, di tutte le patologie che il vecchio Tosi, ad inizio XVIII secolo, ben descriveva:
“….Molti sono i difetti del trillo che bisogna sfuggire….quel trillo che si fa sentir sovente, ancorché fosse bellissimo, ora non piace; quel che si batte con disuguaglianza di moto dispiace; il caprino fa ridere, perché nasce dalla bocca come il riso, e l’ottimo nelle fauci; quel che non è prodotto da due voci in terza disgusta; il lento annoja; e il non intonato spaventa….”.

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mercoledì 29 dicembre 2010

Stagioni prossime venture: Parma vs. Pesaro

Quando cominciai a frequentare i teatri d’opera, e parlo degli anni settanta, alcuni titoli erano ancora di repertorio nel senso che un anno sì ed uno no circa venivano proposti dai teatri. E non solo dai maggiori, ma anche da quelli che venivano definiti di provincia. Quindi ascoltare Forza del destino per il pubblico piacentino piuttosto che per il torinese era, appunto, la regola. Se poi si scende nel dettaglio dei cast di quelle edizioni i trenoi sono obbligatori. Non solo, ma le doglianze ci forniscono più di ogni studio utili dimostrazioni della catastrofica situazione in cui versano i nostri teatri, la fantasia dei loro dirigenti, la di loro preparazione culturale ed iniziativa capace solo di fumose e cerebrali iniziative, che con l’onesta gestione, che può anche produrre spettacoli di rilievo e degni di moria, non ha, purtroppo, alcunché a spartire. E le conseguenze ricadono sul pubblico vuoi quale ascoltatore vuoi e prima ancora quale contribuente.

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lunedì 27 dicembre 2010

Traviata con Edita Gruberova al Musikverein

A quasi vent’anni di distanza dalla recite alla Fenice di Venezia, cui seguì un’unica ripresa in Giappone nel 2001, Edita Gruberova ripropone la Traviata, in forma di concerto, a Monaco di Baviera e in trasferta al Musikverein di Vienna. Ed è in questa sfavillante cornice, per usare il gergo della cronaca mondana, forse il più adatto a restituire il clima e il significato della serata, che abbiamo udito il sessantaquattrenne soprano di Bratislava nel ruolo dell’infelice cortigiana. Serata di cui si stentano a comprendere le ragioni, anche se qualche supposizione appare lecita e persino doverosa.

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sabato 25 dicembre 2010

Buon Natale

E ci mancava un saccente augurio da parte di Domenico Donzelli, dirà qualcuno.
Se risulterà saccente chiedo anticipata venia. Vuole essere, invece, un augurio veramente sentito.

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giovedì 23 dicembre 2010

Don Giovanni alla Staatsoper

Alcune considerazioni sul Don Giovanni presentato lunedì 20 alla Staatsoper viennese.
Nuova e lussuosa produzione firmata Jean-Louis Martinoty, solita ambientazione atemporale con richiami settecenteschi, qualche forzatura e una scena finale ben gestita (anche se donna Elvira agghindata da Suor Sorriso poteva esserci risparmiata).
Quanto ai singoli artisti, li elenchiamo in ordine crescente di decoro dimostrato e di conseguente meritata attenzione.

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martedì 21 dicembre 2010

Don Carlos al Met: breve cronaca di un disastro e dintorni

Trasmissione radiofonica del Don Carlos verdiano, versione in 5 atti in italiano, dal Metropolitan Opera di NY sabato sera. Trasmissione di un disastro applaudito dalla generosa platea newyorkese, stigmatizzato al contrario sui fori, da diversi sms negativi inviati dagli ascoltatori italiani alla redazione della RAI, perché il pubblico italiano non è ancora stato abituato a reggere un siffatto infimo livello esecutivo delle opere verdiane. Gli italiani ancora recalcitrano, come fecero proprio al Don Carlo, all’Aida ed al Simon Boccanegra scaligeri, al recente Verdi Festival di Parma, al Rigoletto veneziano etc….Resistiamo, ma ancora per quanto?

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domenica 19 dicembre 2010

Ballo in maschera alla Staatsoper

"Causa indisposizione di Micaela Carosi il ruolo di Amelia sarà sostenuto da Barbara Haveman, che il Teatro ringrazia". Questo il laconico annuncio che accoglieva ieri sera gli spettatori della Staatsoper viennese, giunti per assistere all'ultima delle quattro recite in cartellone del "Ballo" verdiano.

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venerdì 17 dicembre 2010

Le cronache di Carlotta Marchisio: Traviata a Pavia

Quietati i ditirambi mediatici in onore della dea Scala, del suo sommo sacerdote e dei suoi occasionali ministri e vestali; spazzate via le pingui onorificenze, la rancida retorica del clap clap costumato in costume, il mare – fa quasi sorridere dirlo – magnum degli inviti ad honorem e i sacrificali banchetti su tavolate (e su altre spalle) di una nuova nouvelle cuisine a portata di palchetto; rispettate le presenze spettrali, e quindi televisive, delle ubique Natalie e delle valchirio-Valerie, facce jokeriane della stessa medaglia o Giano bifronte dell’esperta del nulla e della di nulla esperta; insomma, una volta riassorbito il solito fuoco fatuo della paglia milanese, ritorniamo coi piedi per terra. E spesso capita che la realtà, riletta alla luce delle giuste proporzioni, possa apparire anche migliore del consuetudinario trionfo in salsa oleografica. In questo senso, La traviata cui ho assistito al Fraschini di Pavia, pochi giorni prima dell’inaugurazione ambrosiana, riflette in qualche modo questa logica, che sta definendo oramai per certi versi una tendenza, considerato che i primi tre titoli allestiti dal Circuito Lirico Lombardo hanno avuto ciascuno più di un elemento di interesse. E allora, dopo Medea e Sonnambula, una bella ripresa dell’universale capolavoro verdiano.

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mercoledì 15 dicembre 2010

Le cronache di Giuditta Pasta: Ariadne auf Naxos all'Opéra Bastille

All’Opéra Bastille di Parigi la sera del 14 dicembre ha avuto luogo la terza rappresentazione di “Ariadne auf Naxos” di Richard Strauss, con la bacchetta di Philippe Jordan e la regia di Laurent Pelly, nella solita revisione del 1916.

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lunedì 13 dicembre 2010

Caro Maestro, cara Giulia / 8

Mio caro ed illustre Maestro,
forse la memoria Vi falla, ma l'unica Grisi che ha goduto di Vostri raggiusti è la mia povera sorella. Vi conosco e Vi apprezzo più di ogni altro e l'intuition féminine mi dice che mi state parlando di un'opera non Vostra.

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sabato 11 dicembre 2010

Le cento primavere della signora Olivero. Sesta puntata: il Verismo oltre Adriana

In questa puntata del nostro ciclo dedicato al primo secolo di vita e arte di Magda Olivero, Carlotta Marchisio ci parla di alcuni dei principali ruoli veristi affrontati dal soprano piemontese. Nella selezione non è compresa Adriana, alla quale dedicheremo una puntata monografica. Buona lettura.

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