domenica 6 marzo 2011

La fiera dei sogni

Questa credo possa essere definita dai nostri affezionati detrattori l'ultima follia del Corriere della Grisi. Ma è l'incipit della settimana di Carnevale e il proverbio è scontato. E poi che scherzo è sognare è, appunto solo sognare ovvero immaginare qualche cosa che mai potrà avverarsi, ma per la quale abbiamo speso un solo istante del nostro tempo. E' anche il sogno un mezzo da sempre riconosciuto per superare la realtà e a pessima realtà corrisponde, per regola di inversa proporzionalità, il nostro magnifico sogno operistico.
Ciascuno di noi ha sognato una rappresentazione metatemporale di un titolo operistico. Non so se il più amato o il più significativo per ciascuno o quello che secondo noi meriterebbe un fantacast.
Attendiamo ovviamente i vostri commenti. E' la cosa che più ci interessa.


Giulia Grisi:

Bellini
Norma


Norma - Lilli Lehmann
Adalgisa - Margarethe Siems
Pollione - Hermann Jadlowker
Oroveso - Francesco Navarini

direttore - Vittorio Gui




Domenico Donzelli:

Dresda anno 1909

Rossini
Maometto II


Anna Erisso - Margarethe Siems
Paolo Erisso - Hermann Jadlowker
Calbo - Ernestine Schumann-Heink
Maometto II - Pol Plançon

direttore - Luigi Mancinelli

L'opera si esegue con la Sinfonia dell'Assedio di Corinto, l'aria "Suona funerea...L'acciar della fede...La gloria celeste" da Il Crociato in Egitto per il sig. Jadlowker e le danze dall'opera Semiramide.




Gilbert-Louis Duprez:

Wagner
Rienzi, der Letze der Tribunen


Cola di Rienzi, tribuno romano - Nicolai Gedda
Irene, sua sorella - Leontyne Price
Stefano Colonna - Mark Reizen
Adriano, suo figlio - Birgit Nilsson
Paolo Orsini - Samuel Ramey
Raimondo, legato pontificio - Alexander Kipnis
Baroncelli, cittadino romano - Alfredo Kraus
Cecco del Vecchio, cittadino romano - Sesto Bruscantini
Un messo di pace - Cristina Deutekom

Coro della Staatsoper di Dresda; Coro della Staatsoper unter den Linden
Staatskapelle di Dresda
Gustav Mahler

Berlino, Staatsoper unter den Linden
26 febbraio 1933




Giuditta Pasta:

Wagner
Lohengrin


Lohengrin: Aureliano Pertile/Franz Voelker
Ortrud: Ebe Stignani/Elena Nicolai/Christa Ludwig
Elsa: Eleanor Steber
Telramund: Friedrich Schorr
Il Re Enrico: Alexander Kipnis (con un bis del concertato del primo finale)
Araldo: Mattia Battistini (debutto nel ruolo)

Coro del Festival di Bayreuth (maestro del coro Eberhard Friedrich)
Orchestra: Wiener Philharmoniker con Rafael Kubelik




Carlotta Marchisio:

Giordano
Fedora


Direttore: Dimitri Mitropoulos

Principessa Fedora Romazoff - Salomea Krusceniski
Conte Loris Ipanov - Helge Rosvaenge
De Siriex - Joel Berglund
Contessa Olga Sukarev - Sari Barabas
Dimitri - Clara Butt
Desiré - Cristy Solari




Antonio Tamburini:

Mozart
Don Giovanni


direttore - Bruno Walter

Don Giovanni - Arthur Endrèze
Leporello - José Mardones
Il Commendatore - Nazzareno de Angelis
Donn'Anna - Giannina Russ
Donn'Elvira - Anita Cerquetti
Don Ottavio - René Lapelletrie
Zerlina - Ninon Vallin
Masetto - Adamo Didur




Hipólito Lázaro:

Donizetti
Maria Stuarda


Maria Stuarda - Frida Leider/Meta Seinemeyer
Elisabetta - Ebe Stignani/Anita Cerquetti
Roberto Dudley - Antonio Paoli/Aureliano Pertile
Giorgio Talbot - Marcel Journet
Guglielmo Cecil - Alexander Kipnis
Anna Kennedy - Conchita Supervia (si aggiungono le "Carceleras")

Grande Compagnia Lirica Italiana
Cleofonte Campanini

Buenos Aires, Teatro Colón
luglio/agosto 1912




... talvolta i sogni si mutano in incubi...

Marianne Brandt:

Wagner
Der Ring des Nibelungen


Erwin Schrott WOTAN
Ian Bostridge LOGE
Plácido Domingo ALBERICH
Juan Diego Flórez MIME
Ferruccio Furlanetto FASOLT
Daniela Barcellona FAFNER
Joyce DiDonato FRICKA
Sonia Prina ERDA
Danielle de Niese FREIA
Rolando Villazón FROH
José Cura DONNER
Philippe Jaroussky WOGLINDE
Max Emanuel Cenčić WELLGUNDE
David Daniels FLOSSHILDE

Renée Fleming/Mireille Delunsch BRUENNHILDE
Thomas Randle SIEGMUND
Anna Netrebko SIEGLINDE
Ewa Podleś HUNDING
Véronique Gens GERHILDE
Annette Dasch ORTLINDE
Stéphanie d’Oustrac WALTRAUTE
Roberta Invernizzi SCHWERTLEITE
Simone Kermes HELMWIGE
Vivica Genaux SIEGRUNE
Nathalie Stutzmann GRIMGERDE
Marie-Nicole Lemieux ROSSWEISSE

Jonas Kaufmann SIEGFRIED
Edita Gruberova UCCELLINO DELLA FORESTA

Alastair Miles HAGEN
Simon Keenlyside GUNTHER
Nadja Michael GUTRUNE
Elina Garança WALTRAUTE
Marijana Mijanovic I NORNA
Anna Caterina Antonacci II NORNA
Patricia Petibon III NORNA

Direttore: René Jacobs
Orchestra Barocca di Friburgo, dotata di strumenti originali del 1876 accordati al diapason più adeguato
Chor der Schlossfestspiele Ludwigsburg
Choreinstudierung: Jan Hoffmann

Nel finale de "Il crepuscolo degli Dei" Jacobs ricostruisce musicalmente, accompagnandosi al clavicembalo su una base di temi wagneriani e accogliendo contaminazioni da Scarlatti, Cavalli, Hasse e Teleman, una delle prime e più ottimistiche versioni dell'Olocausto di Brünnhilde, in cui la donna, tornata Valchiria sulla pira funeraria, conduce al Walhalla lo spirito dell'amato Siegfried.




Gli ascolti


Mozart - Le Nozze di Figaro

Atto III - Dove sono i bei momenti - Frida Leider (1921)


Bellini - Norma

Atto I - Casta Diva - Lilli Lehmann (1907)


Donizetti - La fille du régiment

Atto II - Pour me rapprocher de Marie - René Lapelletrie (1919)


Thomas - Le Caïd

Atto II - Enfant chéri des dames et des grisettes - Pol Plançon (1903)


Wagner - Rienzi

Atto III - Gerechter Gott! - Birgit Nilsson (1954)


Wagner - Tristan und Isolde

Atto II - Einsam wachend - Ebe Stignani (1930)


Puccini - Tosca

Atto II - Vissi d'arte - Salomea Krusceniski (1902)


17 commenti:

mozart2006 ha detto...

La mia proposta

NORMA

Oroveso: Nazzareno De Angelis
Pollione: Giacomo Lauri Volpi
Norma: Joan Sutherland/Marylin Horne
Adalgisa: Marylin Horne/Joan Sutherland.

direttore: Carlos Kleiber

Le due prime donne a ogni replica si scambiano i ruoli e improvvisano variazioni e cadenze.

silvio ha detto...

che splendidi sogni, esaltati solamente dall'orrendo incubo...
ecco il mio

Mozart DOn giovanni
Maestro concertatore: Gustav Mahler

Don giovanni - Oskar Kamionsky, mattia battistini
Leporello - Lev sibiriakov, Feodor chaliapin
Il commendatore - Emanuel List, nazzareno de Angelis
Donna anna - Giannina Arangi-lombardi, natalia Ermolenko-Yuzina
Donna Evira- Mei-Figner, Rosa Raisa
Don Ottavio – Lemeshev, Sobinov
Zerlina – Eugenia Mantelli, Zara Dolukhanova
Masetto – Kipnis, Pinza

Francesco Benucci ha detto...

come incubo poteva bastare qualche titolo attuale, senza dover faticare troppo con la fantasia...ahahahaha

Papageno ha detto...

Ecco il mio sogno:

Gioachino Rossini - IL BARBIERE DI SIVIGLIA

Il Conte di Almaviva - Herman Jadlowker / Juan Diego Florez (microfonato!)
Don Bartolo - Cesare Siepi / Ezio Pinza
Rosina - Ernestine Schumann-Heink / Elmo Cloe (previo studio di 1 mese per le variazioni e l'interpretazione)
Figaro - Carlo Galeffi / Giuseppe De Luca
Don Basilio - Alexander Kipnis / Herbert Alsen / Boris Gmyria
Berta - Edita Gruberova
Fiorello - Riccardo Stracciari
Ambrogio - Fernando Corena :P
Un Ufficiale - Sesto Bruscantini

Direttore: Gioachino Rossini
Orchestra: Fate Voi

Papageno ha detto...

Piccola digressione :)


Stanotte ho sognato di passeggiare con Benedetto Marcello in un bel giardino fiorito e mentre passeggiavamo mi leggeva un divertentissimo stralcio dal suo “Il teatro alla moda”. Sentite qua:
“Se il MUSICO fosse Tenore, o Basso potrà servirsi parimenti di tutti gli Avvertimenti dati sopra, aggiungendo che il BASSO cantando deve tenoreggiare con Passi, e Chorde acutissime, & il TENORE deve scendere al possibile nelle Chorde del Basso, ascendendo però al falsetto fino al CONTRALTO, nulla importando, che per ciò fare la Voce sia di Naso o di Gola.
TENORI, e BASSI sapranno per lo più Comporre, e nelle Opere vecchie si faranno l’Arie, battendole in Scena con la Mano, e col Piede.”

Gilbert-Louis Duprez ha detto...

Ho leggiucchiato quel "Teatro alla moda"...e devo dire che sarebbe stato meglio che Marcello si fosse dedicato alla sola musica...

mozart2006 ha detto...

Verdi nel 1889 così scriveva a Giulio Ricordi che gli aveva inviato alcuni libri, tra i quali il Teatro alla Moda: "Sono circa cinquant´anni che lessi quest´ultimo. Lo trovai allora insulso"

Papageno ha detto...

Opinioni Duprez: secondo me, nella frase riportata ha colpito in pieno un malcostume che dal dopoguerra fino ad oggi (il tenore scurissimo ed il baritono prestato ad essere basso)è ancora vivo e vegeto!

Papageno ha detto...

Rileggendo la frase, caro zio Mozi, noto una sorta di rimpianto in Verdi: "Lo trovai allora insulso" potrebbe ben significare o che 50 anni fa lo lesse e non avendolo più letto, si ricorda il giudizio insulso dato 50 anni fa, oppure che si sia "pentito" di averlo giudicato male, avendolo riletto.

Io l'ho trovato divertente :)

Gilbert-Louis Duprez ha detto...

Io pure lo trovo insulso... Un pamphlet scritto con livore da un reazionario che "disprezzava" ogni progresso e cambiamento (da lui ritenuto sacrilego tradimento di chissà quale ortodossia)! Qualche descrizione è gustosa (come la presa in giro dei virtuosi), ma il resto è proprio un pretesto polemico...secondo me!

Ps: ti prego Papageno...non iniziare anche tu con la novena per cui il canto "corretto" sarebbe rimasto sotto le macerie di Dresda...e dopo il nulla.. :)

Pps: non credo Verdi potesse apprezzare quella roba e l'ideologia che vi stava dietro...

Anonimo ha detto...

Non mi sembra di aver mai asserito la fine del canto Duprez :) che poi ... cosa è successo a Dresda? ahahaha :P

Gilbert-Louis Duprez ha detto...

La mia era una battuta, caro Papageno (e mi riferisco a chi ben sai...).

Il riferimento a Dresda era temporale: la città fu praticamente distrutta dagli anglo-americani nel '45... Il canto rimasto sotto le macerie di Dresda, si riferiva alla pretesa "morte" del canto nel dopoguerra.

Mattia Battistini ha detto...

Caro Donzelli,
è un vero piacere poter andare a briglia sciolta con la fantasia...
Così mi lancio anch'io in una modesta proposta:

Trovatore
Manrico: G. Lauri Volpi/B. De Muro
Leonora: C.Muzio /M. Callas
Conte Luna: G. De Luca/ C.Galeffi
Azucena: E. Stignani/ I. Minghini Cattaneo
Ferrando: N. De Angelis (ma m'accontenterei anche di un Italo Tajo, ad esempio).

Per gli altri ruoli farei scegliere al direttore tra i migliori artisti degli ultimi anni (ciò che potrebbe avere risvolti da incubo).
Ah, dimenticavo...la bacchetta. Dato che sto sognando direi Karajan ma non mi dispiacerebbero quei tanto "sorpassati" e/o battisolfa Sabajno, Marinuzzi etc. Ovviamente, nel mio sogno, i protagonisti potrebbero anche scambiarsi tra loro, alla bisogna.

[Mi si obietterà che, certo, questo non è questo il cast migliore possibile. Ma... io non sono Pangloss e mi accontenterei così...]
Con la stima di sempre,
Mattia Battistini

Marco ha detto...

Beh, fra Marinuzzi e Sabajno c'è una differenza enorme. Il secondo era veramente un battisolfa; il primo un grande direttore, apprezzato perfino da Richard Strauss nell'esecuzione delle sue opere (diresse la prima di "Die Frau ohne Schatten" in italiano).
Marco Ninci

Gilbert-Louis Duprez ha detto...

Sì, completamente d'accordo con Ninci: Marinuzzi, Cantelli e Gui (oltre a De Sabata, Votto e Sanzogno, ma anche Patanè e Schippers) erano direttori ben diversi da Sabajno, Cleva, Cillario, Ghione, Erede, Molinari-Pradelli, e per certi versi Gavazzeni e Serafin... Di questi ultimi (salvo, in taluni aspetti, gli ultimi due) non sento affatto la mancanza!

Mattia Battistini ha detto...

Mi spiegherò meglio. Non intendevo accomunare i due: la fretta con cui ho scritto m'ha fatto essere, per certo, poco chiaro e me ne scuso. Non ci piove che Marinuzzi fosse un grande direttore (oggi del tutto dimenticato, però) e che, tra i due, Sabajno fosse il battisolfa (espressione del grande Celletti, e che ho usato senza alcuna polemica col suo "ideatore"). Tuttavia nel post si invitava a fantasticare su un cast da sogno. Con interpreti di quelli che ho proposto, credo che Sabajno non avrebbe sfigurato, specie in un opera come Trovatore (la sua incisione integrale con Pertile è uno dei ruderi cui sono, per varie ragioni più legato). Inoltre, e senza fare paragoni, mi sembra che un tratto comune a quei direttori (forse l'unico, a parte l'epoca in cui operavano e l'aver diretto -quasi- tutti i cantanti del mio "sogno") era una certa capacità di "seguire" (nel senso di coadiuvare) gli interpreti in modo, quantomeno, "non-concorrenziale". Cosa che nel mio sogno avrebbe avuto una sua importanza.

Onde evitare altri miei censurabili errori, facciam così: dico Karajan e Mitropoulos.

Invece, mi sarei aspettato una critica alle mie scelte per Leonora, specie la Muzio: anche qui sono certo di "sbagliare". Di Leonore più corrette ce ne sono state molte, almeno documentate. Ma ho una passione irragionevole per le sfumature sempre presenti nel suo fraseggio.

Cordiali saluti, MB

Gilbert-Louis Duprez ha detto...

Ma caro Battistini, i gusti non si discutono MAI! Sono assolutamente liberi...e ci mancherebbe! Poi ci si può ragionar sopra! Del resto pure il mio sogno, credo, susciti qualche critica per la scelta di Gedda (tenore che mi piace molto)...