domenica 2 novembre 2008

I miracoli del Festival o il Festival dei miracoli?



Enigma insolubile sembra. Enigma certamente insolubile in quanto riguarda le voci, argomento, che oggi va di pari passo con le parole, carenza, mancanza, crisi.
Ciò nonostante scorrendo i rosters di una quotata house di management di cantanti d’opera ho scoperto che l’anno prossimo il ruolo di Anna Erisso, nella riproposta di Maometto secondo in Pesaro verrà affidato (non si sa se al posto dell'annunciata Antonacci o piuttosto in qualità di cover della stessa) ad una cantante lituana, il cui curriculum è costituito dalla partecipazione nel 2006 alla pre-accademia rossiniana ed all’accademia per il 2007. Con esecuzione dei ruoli di Madama Cortese e della Contessa di Folleville nel finale saggio dell’accademia.
Quasi che un titolo , il viaggio a Reims, pensato per otto prime parti (e che prime parte, leggendo lo spartito) possa essere utilizzato come opera-saggio per i cantanti di un corso di perfezionamento durato qualche settimana.
Insomma, nella mente degli organizzatori e promotori dell’accademia il Viaggio tiene il luogo delle varie Serve padrone, Osteria di Marechiaro, Dirindina e,forse, Matrimonio Segreto, che, negli anni ’50, rappresentavano i titoli prescelti per i saggi dei cosiddetti “cadetti della Scala” alla fine del loro biennale corso di studi.
Già un simile passaggio di titoli ha il vago sapore del miracolo. Sapore che diviene sapido allorchè il cadetto o la cadetta viene per l’anno successivo la frequenza dell’ Accademia insignito di una parte pensata per Isabella Colbran, signora Rossini che per coniugale espresso pensiero, oltre che per scrittura vocale era la più completa vocalista ed interprete d'opera. Quanto meno applicata al repertorio del marito.
E’ accaduto per Olga Peretyatko, Desdemona nell’edizione di Otello 2007 e l’evento, stanno appunto, ai rosters della nota “agenzia”, dovrebbe ripetersi per Marina Rebeka, Anna Erisso, nell’edizione 2008 di Maometto II.
Nessuno vuole e può anticipare giudizi.
La recente cronaca, però, informa che le dubbiose aspettative riguardo le prestazioni di Olga Peretyatko, sono divenute scarsi risultati.
Ed un ascolto, sia pure non perfetto da You tube, riferito alla futura Anna Erisso, sembra rendere molto probabile il bis della scelta della scorsa edizione.
Infatti il confronto dell’aria della contessa di Folleville eseguita dalla signora o signorina Rebeka con quella di Lella Cuberli, prima interprete della ripresa pesarese del 1984 (e potenziale Anna Erisso per l’edizione del Maometto II, se non le fosse stata preferita la Gasdia) è significativo di una discreta dote naturale applicata, purtroppo, ad un’aria che richiede, più che la generosa natura, un assoluto controllo tecnico della voce per poter interpretare, oltre che eseguire correttamente quanto previsto dall’autore.
Le cronache dell’opera ricordano debuttanti nell’opera e, contemporaneamente esordienti su palcoscenici grandi o grandissimi. Il primo nome che viene alla mente è Rosa Ponselle donna Leonora di Forza del destino al Met il 15 novembre 1918.

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