
Al termine delle trasmissioni radiofoniche e non certo per i gratuiti commenti di cui fatti oggetto per la definizione di canto antirossiniano con riferimento a quello della signora Barcellona, il vero ascolto riparatorio avrebbe dovuto avere per oggetto l'esecuzione delle parti di Marietta Marcolini, primo Sigismondo, ossia
il contralto en travesti, considerata l'espansione del repertorio in questa direzione della signora Barcellona. Ma queste riflessioni sono soltanto rinviate e, quindi, rimangono gli ascolti riparatori di Cenerentola.
Riferiti alla protagonista gli ascolti cosiddetti riparatori costituiscono il primo passo nella direzione impostaci dall'esecuzione della signora Barcellona.
Mi spiego negli ascolti compaiono almeno due cantanti Teresa Berganza e Martine Dupuy, che, più volte, forse troppe, abbiamo avuto occasione di indicare per spontanea arte vocale e per completezza tecnica quali irripetibili interpreti del ruolo. La scelta, però, non è limitata a questo: abbiamo, infatti ritenuto essenziale proporre una pressochè sconosciuta esecuzione di Christa Ludwig, quando la cantante era poco più che trentenne, alla vigilia della fama internazionale ed ancora orientata su un repertorio di mezzo soprano acutissimo, rappresentato da ruoli mozartiani e da Oktavian, ovvero l'attuale repertorio di Joyce di Donato. Credo, in attesa di smentita, che Angelina sia l'unico ruolo rossiniano documentato di Christa Ludwig. Eppure abbiamo un'esecuzione fluida della coloratura, grande facilità in alto e, ed siamo all'aspetto di maggiore interesse, inserimenti e variazioni che poi direttori e filologi à la page avrebbero dapprima censurato, come antirossiniani, per poi riproporli. Quel che insegna l'Angelina della Ludwig è che il primo passo per essere cantanti rossiniani è la disponibilità di un bagaglio tecnico, che consenta a qualsiasi altezza del pentagramma di emettere suoni morbidi rotondi e sul fiato, e di eseguire rispettosamente la coloratura prevista. Non significa rivelare gli accenti nascosti, ma avere i mezzi per poterlo fare.
Gli ascolti
Gioachino Rossini
La Cenerentola
Atto I
Ouverture - Vittorio Gui (1968)
Miei rampolli femminini - Enzo Dara (1978)
Un soave non so che - Anatoli Orfenov & Zara Dolukhanova (1951), Waldemar Kmentt & Christa Ludwig (1959), Ugo Benelli & Frederica Von Stade (1974), Rockwell Blake & Martine Dupuy (1990)
Prendi la sposa, affrettati...Come un'ape nei giorni d'Aprile - Sesto Bruscantini (1968)
Signor, una parola...Nel volto estatico - Conchita Supervia & Vincenzo Bettoni (1929), Frederica Von Stade, Ugo Benelli, Paolo Montarsolo, Renato Capecchi & E. Lee Davis (1974)
Conciossiacosacché...Intendente? Direttor? - Enzo Dara (1978)
Ah, se velata ancor...Parlar, pensar, vorrei...Mi par d'essere sognando - Christa Ludwig (con Waldemar Kmentt, Walter Berry, Emmy Loose, Dagmar Hermann, Karl Donch & Ludwig Welter - 1959), Teresa Berganza (con Luigi Alva, Sesto Bruscantini, Rita Talarico, Rosa Laghezza, Paolo Montarsolo & Giannicola Pigliucci - 1968), Marilyn Horne (con Francisco Araiza, Sesto Bruscantini, Evelyn de la Rosa, Leslie Richards, Paolo Montarsolo & John Del Carlo - 1982)
Atto II
Sia qualunque delle figlie - Enzo Dara (1968)
Sì, ritrovarla io giuro - Chris Merritt (1987), William Matteuzzi (1992)
Siete voi?...Questo è un nodo avviluppato...Ah! Signor, s'è ver che in petto - Teresa Berganza (con Luigi Alva, Renato Capecchi, Paolo Montarsolo, Margherita Guglielmi, Laura Zannini - 1971), Martine Dupuy (con Rockwell Blake, Enrico Fissore & Georges Pappas - 1990)
Sventurata! Mi credea - Gianna Rolandi (1980)
Nacqui all'affanno e al pianto - Eugenia Mantelli (1905), Conchita Supervia (1927), Christa Ludwig (1959), Teresa Berganza (1971), Martine Dupuy (1990), Sonia Ganassi (2000), Olga Borodina (2005)
