E' la Disfida del Carroccio.
Si tratta del solito libretto utilité del buon Temistocle Solera, destinato, probabilmente a Gabussi o ad altro compositore, che bazzicava i teatri lombardi di serie B.
Si potrebbe anche pensare che tratti di un centone cucito su melodie di altre e famose opere come il libretto farebbe pensare.
La trama è usata e, se vogliamo, trita, ma di bruciante attualità, semplice e didascalica con quel suo procedere per quadri, come nei titoli del giovane Verdi. Indiscusso, infatti, che il modello siano appunto i Lombardi alla prima Crociata.
PROLOGO
Nel palazzo del Tribunale si attende la decisione circa il diritto a guidare il Carroccio, conteso fra Libertari e Mancini.
Il coro dei giudici intona la seguente melodia
Entra Roberto il Lecchese, capitano dei Libertari e all'annuncio dell'esclusione della propria parte intona
ATTO PRIMO
Quadro primo
La notizia della sconfitta è, ormai, di pubblico dominio.
I Libertari, radunatisi alla fossa di Milano, vaneggiando il perduto possesso del Carroccio intonano un coro:
Il loro capo, Umbertino del Brinzio, li esorta a sostenere la lotta:
Quadro secondo
Nel Palazzo Vescovile i Vescovi Carolus e Dionysius commentano l'evento.
Quadro terzo
Nella ridente campagna briantea, durante una festa
un messo porta a Silvius Arcorensis la notizia della perdita del Carroccio. Il capo supremo intona:
ATTO SECONDO
In un angusto antro nei pressi della cattedrale, la romita Letizia con il fido cavalier Riccardo piange l'abbandono dei Libertari e la sua paura di morire:
Irrompono i Mancini, guidati da Filippo dei Penati, il quale esulta per la certa conquista ed intona
Preceduto da una lugubre marcia
Roberto il Lecchese si appressa a partire per l'esilio. In un momento di disperazione intona
gettandosi poscia nel naviglio.
I Mancini intonano il coro
GG+DD
Si tratta del solito libretto utilité del buon Temistocle Solera, destinato, probabilmente a Gabussi o ad altro compositore, che bazzicava i teatri lombardi di serie B.
Si potrebbe anche pensare che tratti di un centone cucito su melodie di altre e famose opere come il libretto farebbe pensare.
La trama è usata e, se vogliamo, trita, ma di bruciante attualità, semplice e didascalica con quel suo procedere per quadri, come nei titoli del giovane Verdi. Indiscusso, infatti, che il modello siano appunto i Lombardi alla prima Crociata.
PROLOGO
Nel palazzo del Tribunale si attende la decisione circa il diritto a guidare il Carroccio, conteso fra Libertari e Mancini.
Il coro dei giudici intona la seguente melodia
Entra Roberto il Lecchese, capitano dei Libertari e all'annuncio dell'esclusione della propria parte intona
ATTO PRIMO
Quadro primo
La notizia della sconfitta è, ormai, di pubblico dominio.
I Libertari, radunatisi alla fossa di Milano, vaneggiando il perduto possesso del Carroccio intonano un coro:
Il loro capo, Umbertino del Brinzio, li esorta a sostenere la lotta:
Quadro secondo
Nel Palazzo Vescovile i Vescovi Carolus e Dionysius commentano l'evento.
Quadro terzo
Nella ridente campagna briantea, durante una festa
un messo porta a Silvius Arcorensis la notizia della perdita del Carroccio. Il capo supremo intona:
ATTO SECONDO
In un angusto antro nei pressi della cattedrale, la romita Letizia con il fido cavalier Riccardo piange l'abbandono dei Libertari e la sua paura di morire:
Irrompono i Mancini, guidati da Filippo dei Penati, il quale esulta per la certa conquista ed intona
Preceduto da una lugubre marcia
Roberto il Lecchese si appressa a partire per l'esilio. In un momento di disperazione intona
gettandosi poscia nel naviglio.
I Mancini intonano il coro
GG+DD
3 commenti:
Modesta proposta ai teatri italiani..una regia del Parsifal con Bersani/Parsifal,Napolitano/Gurnemanz,Ciampi/Titurel, Casini/Amfortas, Berlusconi/Klingsor e Mara Carfagna/Kundry....
BELLISSIMO!
Come si suol dire, si sorride per non piangere.
@mozart2006
non dirmi che sei già deluso da Bieito prima di averlo visto!
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